(Lettera Napoletana) – Sarà in vendita dall’8 settembre prossimo il dvd del film Cristiada, dedicato alla guerra civile messicana (1926-1929) che oppose i cattolici al governo massonico ed anti-clericale del presidente Plutarco Elías Calles, capo del Pri (Partito rivoluzionario istituzionale).

Il film, che negli Usa ha ottenuto un enorme successo di pubblico (7 milioni e mezzo di dollari nei primi dieci giorni), in Italia è stato boicottato dalla grande distribuzione ed ha rischiato di non circolare affatto nelle sale, come era già accaduto in passato ad altri film “scomodi” dedicati a pagine di storia negate o mistificate.

Il blocco è stato infranto dalla “Dominus Production”, società fiorentina di produzioni multimediali la cui mission è “produrre bellezza”, che ne ha curato il doppiaggio in italiano e lo ha reso disponibile “su richiesta”. Si è così formata spontaneamente una rete di movimenti, gruppi, associazioni, parrocchie che hanno garantito il tutto esaurito ai cinema disposti a proiettare il film, realizzando una sorta di distribuzione a macchia di leopardo.

Interpretato da un cast di giovani attori messicani, guidati da star hollywoodiane come Andy Garcia, Eva Longoria, Peter O’Toole, il film ripercorre gli eventi legati alla guerra civile del Messico, che vide schierati da una parte il popolo, profondamente cattolico, e dall’altra il governo massonico di Calles, che instaurò un regime di violenza e di persecuzione ideologica. Un santino, una corona del Rosario bastavano per essere fucilati senza processo, chiese e monasteri furono devastati, le scuole cattoliche e i seminari furono chiusi, gli ordini religiosi sciolti, furono espulsi i sacerdoti stranieri e fu decimato il clero messicano, fu vietato l’abito talare, continue violenze e vessazioni colpivano i fedeli che frequentavano la Messa.

Dopo il fallimento dei tentativi di opposizione pacifica, con boicottaggi  economici  e  raccolte  di  firme,  iniziarono a formarsi gruppi di guerriglia per rispondere alla violenza del regime, fino a che il Paese scivolò nella guerra civile. I Cristeros formarono un vero e proprio esercito di uomini, donne e bambini, che si batterono in difesa della Chiesa, della libertà di culto e dell’autentica identità messicana al grido di “Viva Cristo Rey!”. Alla loro guida chiamarono il generale Enrique Gorostieta, un ateo che però seppe incarnare il sentimento popolare fino all’estremo sacrificio. Novantamila Cristeros furono uccisi negli scontri con l’esercito regolare o trucidati sommariamente, molti impiccati e lasciati penzolare ai pali delle linee ferroviarie, di monito per gli altri.

Il regime, purtroppo, non fu sconfitto ma restituì la libertà di culto pur senza cancellare le leggi liberticide. Bisognerà aspettare il 1992 per giungere alla modifica della costituzione e per eliminare definitivamente le restrizioni imposte ai sacerdoti e alle associazioni cattoliche.

Nel 2000 Giovanni Paolo II canonizzò 25 martiri; Benedetto XVI ha proclamato beati altri 5, tra i quali José Sanchez del Rio, di soli 14 anni, eroe giovanissimo che non volle abiurare alla propria fede di fronte al plotone di esecuzione.

L’uscita del dvd di Cristiada consente finalmente, ai tanti che non hanno avuto modo di vedere il film al cinema, di avvicinarsi ad una storia misconosciuta e spesso mistificata e rompe il silenzio imposto da un’industria dei media assoggettata alle lobbies culturali e ideologiche. (LN91/15).

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