(Lettera Napoletana) Mentre a Napoli crollano una dopo l’altra, per l’incuria ed il maltempo, le testimonianze della sua grande Storia, dall’Arco Borbonico, alla Colonna Spezzata, al Belvedere di Castel dell’Ovo, EAV (Ente Autonomo Volturno), holding dei Trasporti della Regione Campania, e Comune di Napoli si preparano a restaurare la stele che ricorda l’ingresso di Giuseppe Garibaldi a Napoli (7 Settembre 1860), adiacente la Stazione di Porta Nolana della ferrovia Circumvesuviana.
Del disastroso stato dei monumenti si accorge perfino “Il Mattino”, diretto dal piemontese Federico Monga: “In questo inizio di 2021 Napoli indifesa dice addio alla memoria” (29.1.2021).
Ma il presidente di EAV, Umberto De Gregorio, annuncia il 28 Gennaio in un comunicato che «Nell’ambito di un protocollo d’intesa sottoscritto tra Comune di Napoli, Eav e Città Metropolitana, l’azienda ha sottoposto agli assessorati preposti un progetto di riqualificazione dell’area che comprende la famosa “Stele di Garibaldi”».
Per giustificare la spesa, non ancora quantificata, per un Ente come l’EAV che assicura un servizio meno che mediocre a Napoli ed alla Campania, De Gregorio aggiunge che «giova ricordare l’importanza del recupero di dignità di un monumento che è attualmente abbandonato (…) pur rappresentando un episodio importante della storia d’Italia». Segue una lezioncina di storia da sussidiario delle elementari: «risalendo la penisola con i suoi Mille, Garibaldi giunse a Napoli in treno, nel settembre di centossessanta anni fa, giungendo trionfalmente nella stazione Bayard».
Il presidente di EAV, uomo di fiducia del Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, e accreditato anche come possibile candidato a sindaco di Napoli, rileva anche che la Stazione Bayard, cioè la Stazione della ferrovia Napoli-Portici, la prima in Italia, realizzata dai Borbone nel 1839 (ma questo, De Gregorio non lo scrive) è «oggi ridotta anch’essa ad un cumulo di rovine, poco distanti dalla colonna commemorativa» e fa sapere che «il progetto di riqualificazione dell’area presentato da EAV prevede di ricoprire le vecchia mura con una pannellatura raffigurante la stazione nella sua architettura originaria».
Per il presidente della holding dei Trasporti della Campania, per la Giunta comunale del sindaco De Magistris e dell’assessore alla Cultura Eleonora De Majo, attivista del “Centro sociale” Insurgencia, la stele di Garibaldi (peraltro ricordato dal gigantesco monumento che gli è stato edificato nella piazza omonima, a poche centinaia di metri), priva di ogni valore artistico merita fondi e priorità di restauro in una città dove la memoria storica si disfa nell’abbandono, mentre le mura della Stazione della prima ferrovia d’Italia, che in qualunque altro Paese del mondo sarebbe un monumento da visitare ed un museo, vanno ricoperte “con una pannellatura”.
È un’istantanea della classe politica napoletana e meridionale, De Gregorio, De Magistris, l’estremista comunista Eleonora De Majo, sono politici senza radici nella Storia e nella cultura di Napoli e del Sud. Delegati alla gestione di sottopotere e subalterni alle ideologie che hanno ridotto il Sud alla attuale condizione di degrado culturale e di sottosviluppo economico.
Così, invece di battersi per fare affluire nuove risorse a questi politicanti con i quali non c’è futuro, la vera urgenza del Sud è quella di formare una nuova classe dirigente politica, alternativa, ma per cultura ed ideali rispetto a quella attuale. (LN155/21)