(Lettera Napoletana) C’è qualche segnale di speranza per l’Economia del Sud ? Sì, al di là del piagnisteo permanente dello Svimez, che ripropone la ricetta fallita della Cassa per il Mezzogiorno. Lo certifica la Banca d’Italia nell’aggiornamento congiunturale del Rapporto sulle Economie regionali.
Prendiamo le Economie di Campania e Calabria: la prima aveva fatto registrare la crescita maggiore nel 2018, la seconda è in coda tra le regioni del Sud.
Certo, in un Paese come l’Italia, vicino alla crescita zero, il quadro congiunturale dell’Economia meridionale non è soddisfacente, ma i segnali positivi esistono e vengono non dal sistema-Italia, che al Sud non dà niente, ma dalle esportazioni e dal turismo.
«Nei primi nove mesi del 2019 – scrive Bankitalia nel suo rapporto – l’attività economica in Campania si è ulteriormente indebolita rispetto all’anno precedente, nel quale l’economia campana aveva già subito un significativo rallentamento». (…)
«La domanda estera – prosegue però il rapporto – ha attutito l’indebolimento del tono congiunturale. Le esportazioni sono aumentate in misura sostenuta, interessando pressoché tutti i principali settori di specializzazione regionale, ed è proseguita la crescita del turismo internazionale. Ne hanno beneficiato le imprese dei servizi dei trasporti. Il traffico container è aumentato nei porti campani e quello passeggeri, sia portuale sia aeroportuale, è cresciuto a ritmi sostenuti».
Il turismo internazionale, attirato dalle grandi risorse naturali e dal patrimonio artistico ed architettonico della Campania, eredità della grande Storia del Sud e non merito delle sue classe dirigenti, cresce a ritmi elevati (+ 21,5 % di arrivi nel primo semestre 2019 rispetto al secondo semestre 2018). Aumentano le presenze di turisti stranieri (+ 10,8%), e cresce la loro spesa (+9,8% nel secondo semestre, e + 12% sul primo semestre 2018).
Il turismo internazionale trascina il comparto Trasporti e l’Aeroporto di Capodichino ha fatto segnare il 24 Novembre il record assoluto, con 10 milioni di passeggeri nei primi 11 mesi del 2019. «L’espansione più marcata – rileva Bankitalia – è per i voli internazionali (+ 14,7%). Aumenta anche il traffico passeggeri nei principali Porti campani (+3,8%)». «Il numero dei crocieristi – osserva il rapporto – ha fatto registrare una crescita particolarmente sostenuta».
I voli dall’Aeroporto di Capodichino toccano oggi 106 destinazioni, servite da 43 compagnie aeree, 40 di esse sono straniere, appena 3 quelle italiane. Alitalia, “compagnia di bandiera”, mantenuta in vita con i soldi dei contribuenti meridionali, non ha contribuito minimamente alla crescita di Capodichino e continua a penalizzare la Campania e il Sud nei collegamenti.
Da Napoli a Palermo non esiste più nessun collegamento Alitalia (2 quelli di compagnie estere), né per Catania (2 quelli di compagnie estere), né per Reggio Calabria. Per raggiungere Reggio, oppure Lametia Terme, da Napoli bisogna passare da Roma o da Milano.
Dal “sistema Italia”, per il Sud non arriva nessun aiuto allo sviluppo. Al contrario, come rivela il sistema dei Trasporti, aerei e ferroviari, è il Sud che contribuisce al “sistema Italia” con i suoi cervelli e le sue braccia e, soprattutto facendo da mercato di sbocco per i prodotti delle imprese del Nord.
La Campania – secondo l’aggiornamento congiunturale del Rapporto di Bankitalia, sulle Economie regionali – fa da sola anche per le esportazioni, che crescono del 7,3 nel primo semestre del 2019. Tirano il comparto farmaceutico e l’aerospazio, e subito dopo l’agro-alimentare con i prodotti della terra: +36 % i prodotti lattiero-caseari, +7 % i prodotti alimentari, +6,5 % le conserve di frutta ed ortaggi. Ma tirano anche produzioni tradizionali, come le calzature (+28 %).
Anche la Calabria fa da sola e, in quadro congiunturale non positivo, cresce solo con le risorse del suo territorio: il turismo e l’agro-alimentare.
Le presenze di turisti stranieri nel primo semestre 2019 sono cresciute del 4,2%, più di quelle degli italiani (+2,3) e trascinano i trasporti.
«Nei primi nove mesi dell’anno- segnala il rapporto di Bankitalia – è cresciuto il numero di passeggeri transitati negli scali aeroportuali regionali. L’incremento ha riguardato sia la componente nazionale che quella estera, saliti entrambi di oltre il 10 per cento, anche per effetto dell’aumento del numero di voli (15,3 per cento)».
Eppure il sistema-Italia, quello dei Trasporti, sia aerei che ferroviari, penalizza pesantemente la Calabria. L’Aeroporto dello Stretto (Reggio Calabria) da Maggio 2018 è servito solo da due compagnie: Blue Panorama, una compagnia di charter, ed Alitalia. Quest’ultima collega, e neanche tutti i giorni, Reggio Calabria solo con Torino, Roma e Milano Linate. I collegamenti da Sud a Sud sono inesistenti.
All’Aeroporto di Lamezia Terme operano quattro compagnie: tre di esse (Ryanair, Blue Air e Volotea) sono straniere, ed è a loro che si deve l’incremento di turisti. Quanto ad Alitalia, collega Lamezia esclusivamente con Roma, Milano, Bologna, Pisa, Torino, Venezia e Verona.
Sia in Calabria che in Campania, al rallentamento nazionale dell’Economia si aggiunge il problema del credito alle imprese, condizionato dall’assenza di istituti di dimensioni medio-grandi meridionali. È un altro aspetto del sistema-Italia: il Sud è l’unica delle 81 Regioni dell’Unione Europea debancarizzata, cioè priva di istituti di credito di dimensioni medio-grandi con testa e radici nel territorio. Un gravissimo handicap per l’Economia del Sud, di cui la classe politica meridionale, così come gli economisti del giro Svimez (Giannola, Viesti & C.) fingono di non accorgersi.
«In Calabria – scrive Bankitalia – nella prima parte del 2019 si è intensificata la contrazione dei prestiti al settore produttivo osservata sul finire dello scorso anno: a giugno il credito è diminuito dell’1,4 per cento sui dodici mesi (-0,7 per cento a dicembre) (….) Il credito si è ridotto nel manifatturiero e, soprattutto, nelle costruzioni; di contro, è continuato a crescere nei servizi, anche se a tassi inferiori”.
«In Campania, alla fine del primo semestre del 2019 i prestiti al settore privato non finanziario campano hanno decelerato (all’1,3 per cento, dal 2,3 dello scorso dicembre). Tale andamento ha rispecchiato la riduzione dei finanziamenti alle imprese, in espansione nel 2018».
In queste condizioni, il fatto che l’Economia di regioni Meridionali, come Campania e Calabria, dia ancora segni di vitalità è straordinario, e conferma le potenzialità di sviluppo del Sud. Facendo sistema con se stesso. Con un’altra classe politica. (LN141/ 19).