Comunicato di Fraternità Cattolica e della Fondazione Il Giglio
FRATERNITÀ CATTOLICA prega per le vittime della nuova strage islamica compiuta a Parigi.
Al lutto, alla preghiera ed alla solidarietà con le famiglie di quanti sono stati bersaglio della ferocia del terrorismo islamico deve accompagnarsi, però, la riflessione sulle cause di questo nuovo eccidio.
Anche gli esecutori della strage del 13 novembre, come di quella del 7 gennaio 2015 compiuta nella redazione del settimanale “Charlie Hebdo”, sono quasi tutti immigrati di seconda o terza generazione, nati e cresciuti in Francia o in Belgio, che hanno abbracciato l’Islam e scelto il terrorismo per la sua guerra di conquista, rifiutando l’integrazione con la cultura francese e la società europea.
La Francia della “laicitè”, del relativismo etico, del nichilismo negatore di ogni verità, del multiculturalismo, non è in grado di integrare gli immigrati perché non ha più ideali né valori da offrire loro, ma solo un vuoto esistenziale che il consumismo e la sinistra musica “death metal”, che suonava al “Bataclan” , non riescono a riempire.
La nuova strage islamica a Parigi è una durissima lezione per la classe politica francese ed europea e conferma il fallimento della cosiddetta società multiculturale, nella quale – secondo i suoi sostenitori – dovrebbero convivere fedi e culture inconciliabili.
La minaccia del terrorismo islamico può essere affrontata solo opponendo a fanatici pronti al suicidio, a sradicati e disperati ai quali si offre denaro e poi l’aureola del martirio, ideali e valori saldi e perenni. Quelli che hanno fondato la Francia di Santa Giovanna d’Arco e di San Luigi, ed animato per secoli la Civiltà cristiana.
Solo essi possono restituire oggi all’Occidente le energie morali e spirituali per combattere il nemico che una classe politica imbelle non ha neanche il coraggio di chiamare per nome.
L’ISIS e il suo progetto di restaurazione del Califfato islamico appartengono pienamente alla storia ed alla cultura dell’Islam, al di là di ogni penoso tentativo di distinguere tra un Islam “radicale” ed uno “moderato”.
Solo l’affermazione franca e senza compromessi di queste verità, solo l’identificazione del nemico e la comprensione delle cause della vulnerabilità dell’Occidente eviteranno nuove stragi ed avvieranno un’azione di riconquista.
Napoli, 16 novembre 2015
Fraternità Cattolica per l’azione civico-culturale
Fondazione Il Giglio