(Lettera Napoletana) “Vaincre ou mourir”(“Vincere o morire”), sottotitolo “L’incredibile epopea di Charette”, docufilm sulla rivolta della Vandea (1793-1796) contro la Rivoluzione francese, è uscito nelle sale cinematografiche in Francia il 25 Gennaio scorso.
Il docufilm, dei registi Paul Mignot e Vincent Mottez, è stato coprodotto dal Puy du Fou, il parco a tema della Vandea fondato nel 1977 dal nobile e politico francese Phillippe de Villiers,e da Canal+
Il personaggio centrale di “Vaincre ou mourir”è il generale François-Athanase Charette de la Contrie (1763-1796), noto come Charette,capo degli insorti realisti e contro-rivoluzionari, interpretato dall’attore Hugo Becker.
Alla realizzazione del docufilm, girato all’interno del Puy du Fou, hanno contribuito gli oltre 4mila attori non professionisti e volontari che interpretano da anni nel parco tematico lo spettacolo della Cinéscénie, una ricostruzione della storia della regione nord-occidentale della Francia.
L’insurrezione dei vandeani fu repressa dalla Convenzione rivoluzionaria al prezzo di un vero e proprio genocidio, costato dai 170mila ai 300mila morti, dettagliatamente descritto dallo storico Reynald Secher (cfr.La Vendée-Vengé: le génocide franco-français,Presses universitaires de France, 1986).
Le “colonne infernali”, truppe della Convenzione rivoluzionaria, non risparmiarono sacerdoti, donne e bambini nel primo massacro di massa dell’età moderna.
Charette, arrestato dai “bleus” – come i vandeani chiamavano per il colore delle loro divise i soldati della Rivoluzione – fu fucilato a Nantes il 29 Marzo 1796 dalle truppe agli ordini del generale Louis Lazare Hoche.
La riproposizione di queste verità della Storia, con uno strumento mediatico efficace, ha provocato la reazione isterica della sinistra francese, che si è vista attaccata su un terreno di proprio dominio esclusivo, quello del cinema e dei contenuti per tv e piattaforme in streaming.
Libération, il quotidiano della gauche caviar (“sinistra al caviale”),come in Franciaviene chiamata la sinistra radical-chic, ha dedicato la prima pagina (25.1.2023) all’uscita del film, che ha definito una “riscrittura della storia della Rivoluzione francese” su “uno schema reazionario e fazioso” ed ha accusato le autorità politiche e culturali per averne permesso l’uscita.
Il canale televisivo Euronews, finanziato dalla UE, e dunque dai contribuenti europei, che trasmette in 155 Paesi, ha ripreso integralmente le critiche di Libération sulproprio sito Web (29.1.2023), accusando gli autori di “promuovere il pensiero dell’estrema Destra ”, ed aggiungendo che si tratterebbe di un film“brutto”.
Ma la reazione della sinistra non ha impedito la distribuzione di “Vaincre ou mourir” in 182 sale francesi, 8 delle quali a Parigi. Nicolas de Villiers, figlio del fondatore e direttore artistico del Puy du Fou,ha annunciato la produzione di nuovi film e fiction per piattaforme televisive. (LN169/23)
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