La memoria dell’identità storica può sostenere un percorso di recupero sociale? La storia può essere ancora “maestra di vita”?
Il team di docenti della sezione carceraria del CPIA Napoli Città 1 (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti), che opera nel Complesso Carcerario “Pasquale Mandato” di Secondigliano, a Napoli, ha scommesso di sì e ha dato vita ad un laboratorio multidisciplinare dedicato alle origini della corruzione, che per l’aspetto storico, si è concentrato su “Economia e Sud”.
I dieci ospiti del carcere di Secondigliano che vi hanno preso parte, tra i 27 ed i 62 anni, si sono avvicinati alla storia delle Due Sicilie esaminando i primati del Regno e la situazione economica preunitaria, il suo sistema economico e commerciale, la corruzione come elemento determinante dell’unificazione italiana, il rapporto coloniale tra Regno d’Italia e Sud, accompagnati dai docenti, da un pool di relatori esterni e con il supporto documentale del Movimento Neoborbonico.
Focus principale del percorso le industrie, l’artigianato e l’agricoltura del periodo preunitario, analizzati partendo dalla “Carta dei prodotti alimentari delle province continentali del Regno delle Due Sicilie”, una mappa tematica eseguita nel 1856 dal cartografo Benedetto Marzolla, per incarico del Real Ministero dell’Interno. La carta riporta nel dettaglio le principali produzioni naturali e le lavorazioni presenti nelle diverse province “di qua dal faro” del Regno borbonico. Ad essa è stato affiancato un plastico elaborato dai corsisti, con le produzioni dei giorni nostri.
Gli aspetti tecnici delle produzioni ancora attive sul territorio e l’impegno per la loro valorizzazione sui mercati attuali sono stati studiati grazie alla disponibilità dell’azienda DieciPrimi, di Torre Annunziata (Napoli), che ha fornito informazioni e documentazione commerciale, per un’analisi comparativa dei dati. DieciPrimi è una delle imprese che aderiscono al Progetto CompraSud della Fondazione Il Giglio, ed opera nel settore agro-alimentare, sostenendo e diffondendo le produzioni locali d’eccellenza, come pasta, conserve, liquori, caffè.
Al termine del laboratorio, durato l’intero anno scolastico 2016-17, gli studenti hanno prodotto testi ed elaborati di sintesi grafici e digitali, esposti in una mostra illustrata ai presenti nella giornata conclusiva.
Il laboratorio organizzato dai docenti e dagli studenti del CPIA Napoli Città 1 è la dimostrazione di come possa essere resa concreta la battaglia culturale per il recupero della memoria storica delle Due Sicilie, e come la riscoperta dell’autentica identità dei popoli del Sud possa contribuire al riscatto individuale e sociale.
In piena sintonia con l’iniziativa, e con l’auspicio che possa essere replicata in tutte le scuole del Sud, la Fondazione Il Giglio ha premiato i corsisti e i docenti che li hanno guidati, in una cerimonia che si è svolta il 22 giugno nel carcere di Secondigliano, con la consegna da parte della prof.ssa Nicla Cesaro di un attestato di merito, accompagnato da un piccolo giglio in argento, simbolo della dinastia Borbone, e da una confezione di pasta realizzata con il metodo artigianale di “DieciPrimi”.
La Fondazione Il Giglio, inoltre, ha assegnato il premio “Storia e identità delle Due Sicilie” al CPIA Napoli Città 1 e al suo team docente, e al Centro Penitenziario “Pasquale Mandato” di Secondigliano che ha permesso e collaborato alla realizzazione del progetto.
Leggi l’articolo del quotidiano “Roma”
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Guarda il video “Un tesoro nascosto” realizzato dai corsisti del Laboratorio