È dedicato ai Primati del Regno il Calendario del Regno delle Due Sicilie 2020. I testi sono del prof. Gennaro De Crescenzo.

L’edizione 2020 del Calendario ricapitola il lungo elenco degli oltre 100 primati  delle Due Sicilie, cioè delle eccellenze dell’ingegno, della cultura, della civiltà, del governo e della vita sociale del Regno borbonico.

I primati del Regno sono uno degli argomenti più criticati dai detrattori, addirittura da alcuni considerato “pericoloso”: sarebbero solo millaterie, che in nulla modificherebbero il giudizio storico negativo sul Regno dei Borbone e su un popolo che si vuole miserabile, incolto ed incivile per definizione.

Eppure si percepisce nei detrattori il timore che quei primati siano veri, lo si intuisce dal grande impegno profuso nel negarne l’esistenza e nel sottostimare o denigrare quelli che non è possibile negare. 

Il motivo di tanto timore è facilmente comprensibile: se i primati sono veri – e lo sono, documentati e attestati! – crolla l’intera costruzione storica risorgimentalista, perché un regno mal governato, una Dinastia tirannica ed odiata, un popolo affamato, oppresso e inerte, non vantano primati, non primeggiano nelle arti e nelle scienze, nella tecnologia e nella cultura.

primati possono nascere soltanto in un Regno dove la vita scorre agiata, serena e operosa, dove l’ingegno può esprimersi liberamente, dove i governanti progettano il futuro e i governati lo costruiscono con coraggio e con l’orgoglio del saper e del poter fare.

«Che molti di questi primati siano il frutto di una proficua armonia tra governanti e governati, oltre che, in alcuni casi, della genialità dei singoli, è nella logica piuttosto che nei giudizi storiografici, limitati, spesso, da ideologie e preconcetti: se Mozart o Paisiello non avessero avuto in regalo un pianoforte, sarebbero mai diventati i musicisti che ammiriamo? Allo stesso modo, se architetti o ingegneri o economisti, tra Settecento e Ottocento, non fossero stati messi nelle condizioni di studiare e di operare, magari con l’assegnazione di una cattedra universitaria o l’affidamento di questo o quel lavoro, avremmo così tanti primati da elencare?» (dal testo del prof. Gennaro de Crescenzo). 

In copertina, la riproduzione di una tela di Giovanni Serritelli, Inaugurazione del bacino di carenaggio nel porto di Napoli (1852).

12 pagine a colori su carta patinata,

6 illustrazioni, cordoncino dorato,

le date fondamentali della Storia del Regno

€ 12,00

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