La Passione di Cristo (The Passion of the Christ)
regia di Mel Gibson
con Jim Caviezel, Edit Morgenstar, Claudia Gerini, Rosalinda Celentano
Produzione Icon, USA 2004
126 minuti, sottotitoli in italiano
acquista ora il dvd – € 15,00
L’avvenimento che ha cambiato il destino dell’intera umanità, che ha dato senso alla storia e le ha impresso la direzione.
Le ultime 12 ore della vita di Gesù di Nazareth, dalla preghiera nell’Orto degli Ulivi alla deposizione dalla Croce, ripercorse nel film di Mel Gibson che, già prima della sua uscita, si presentò come una vera e propria “scossa spirituale”.
La forza evocativa delle scene e la toccante verosimiglianza della narrazione – il film è girato in aramaico (lingua popolare d’Israele) e in latino “da strada” – l’ispirata interpretazione di Jim Caviezel, scatenarono scomposte reazioni nei circoli anticristiani, che accusarono il regista, premio Oscar, di un eccessivo compiacimento sui particolari più raccapriccianti, ma produssero anche inaspettati effetti positivi, comprese numerose conversioni.
Non mancarono polemiche anche da parte di gruppi ebraici, che protestarono per la scena in cui i capi del Sinedrio e il popolo di Gerusalemme chiedono a gran voce a Pilato la crocifissione di Cristo. Irritati dal fatto che, seguendo la narrazione evangelica, la responsabilità della condanna a morte di Gesù fosse attribuita agli ebrei, pretesero il taglio della scena, che però rimase, monca dei sottotitoli nella versione cinematografica.
La Passione di Cristo, girato tra Cinecittà e Matera, in Lucania, ebbe una lunga lavorazione, circa un anno, durante la quale Gibson e il suo staff unirono al lavoro sul set anche momenti di viva spiritualità, come la Messa quotidiana e incontri di riflessione guidati da sacerdoti e biblisti.
Il cast, composto da attori di varie nazionalità, anche italiani, e di varie confessioni religiose, fu concorde nell’affermare che il clima che si respirava sul set fosse ben diverso da quello usuale negli ambienti cinematografici e che tutti ne fossero affascinati.
Sono noti episodi toccanti avvenuti durante la lavorazione, come il fatto che Gibson volle prendere parte direttamente alla scena della crocifissione, prestando le proprie mani al soldato romano che infisse il chiodo nella mano destra di Cristo.
Per la sceneggiatura, basata esclusivamente sui Vangeli, Gibson si avvalse della consulenza di esperti di Sacre Scritture, compì ricerche su testi sacri e storici e trasse ispirazione anche dalle profezie di Anna Katharina Emmerich, monaca tedesca stimmatizzata, della prima metà dell’800.
Rigorosa la ricostruzione storica degli accadimenti della Passione, ma anche l’interpretazione dottrinale. La scena dell’istituzione dell’Eucaristia, per esempio, grazie al sapiente montaggio esprime con semplice evidenza la realtà della Messa come sacrificio rinnovato sull’altare.
A lavorazione ultimata, il film fu presentato in anteprima e in proiezione privata a Sua Santità Giovanni Paolo II, il cui commento fu: «Racconta quel che è stato».
I 30 milioni di dollari della produzione, finanziati completamente dal regista, furono ampiamente recuperati in breve tempo. Infatti, il film, uscito negli USA in 2800 sale il 25 febbraio 2004, primo giorno di Quaresima, già nella prima settimana di proiezione incassò 264 milioni di dollari. Ancora oggi resta tra i film più visti nella storia del cinema.
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