(Lettera Napoletana) Il Museu Nacional di Rio de Janeiro ha inaugurato il 31 marzo la Mostra “Teresa Cristina, l’Imperatrice archeologa” che espone per la prima volta al pubblico 90 pezzi della Collezione archeologica Teresa Cristina finora disponibili solo per gli studiosi.

La Collezione fu creata dalla Principessa delle Due Sicilie, Teresa Cristina Maria di Borbone-Due Sicilie (1882-1889), sorella di Ferdinando II, ed ultima Imperatrice del Brasile avendo sposato Dom Pedro II (1825-1891).

Si tratta di un omaggio – hanno affermato i responsabili del Museo, che appartiene alla Universidade Federal do Rio de Janeiro (UFRJ) – a colei che ha costituito in Brasile “la più importante collezione di archeologia greco-romana dell’America Latina”.

La Collezione archeologica Teresa Cristina è costituita da reperti provenienti da Pompei, Ercolano, dalle colonie della Magna Grecia dell’Italia meridionale, e da Veio, città etrusca nei pressi di Roma, dove Teresa Cristina possedeva delle proprietà e dove autorizzò scavi archeologici tra il 1853 ed il 1889. Si tratta di vasi, statuette, utensili domestici, amuleti ed oggetti di uso personale. Il grosso della Collezione, però, fu inviato in Brasile, su richiesta di Teresa Cristina, da Ferdinando II di Borbone.

La Mostra, che resterà aperta fino a settembre 2016, mira a ricostruire attraverso gli oggetti di uso quotidiano la vita delle antiche Civiltà del Mediterraneo.

Un convegno su “Teresa Cristina, Imperatrice Archeologa” si è svolto il 29 marzo all’Istituto italiano di cultura di Rio de Janeiro con la partecipazione di Aniello Angelo Avella (Università di Roma Tor Vergata), autore del saggio “Una Napoletana Imperatrice ai Tropici” (Exὀrma, Roma 2012), Carlo Rescigno (Seconda Università di Napoli), Francesco Tiradritti, Università Kore di Enna.

Figlia di Francesco I di Borbone e di Maria Isabella di Borbone, Infanta di Spagna e seconda moglie di Francesco I, Teresa Cristina nacque a Napoli il 14 marzo 1822. Ricevette un’accurata educazione da Mons. Agostino Olivieri, che fu anche precettore di Ferdinando II. Era dotata di gusto e formata nella cultura classica, nelle belle arti, la musica e l’archeologia. (LN100/16)

 

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