(Lettera Napoletana) Mai così numerosi (oltre 250) a Napoli, nella chiesa di San Ferdinando, per la Messa di suffragio per l’anima di Re Francesco II il 27 dicembre, organizzata dalla Fondazione Il Giglio e dal Movimento Neoborbonico. Mai un’atmosfera di partecipazione così commossa alla cerimonia, in rito romano antico, che si svolge ormai da 10 anni.
È un segnale importante della consapevolezza del passato che aumenta, anno dopo anno. Insieme alla voglia di ritrovarsi intorno ai simboli che uniscono e nelle date che contano della nostra storia, come quella della morte dell’ultimo Re delle Due Sicilie (27 dicembre 1894).
Date e simboli riscoperti, che uniscono finalmente i meridionali al di fuori di partiti ed ideologie, che ricompongono l’identità fatta a pezzi dal cosiddetto Risorgimento e l’artificiosa dialettizzazione provocata dalle ideologie del secolo scorso.
Nel ricordo di Francesco II, nella preghiera per il generoso e sfortunato difensore della Nazione Napoletana si sono ritrovati in centinaia. A Napoli, a Caserta, in Calabria, a Locri, dove l’Associazione Due Sicilie ha raccolto soci e simpatizzanti nel Seminario diocesano San Luigi. In Abruzzo, a Case Troiano Spoltore (Pescara), per iniziativa dell’Associazione Fontevecchia. Qui, nella chiesa della SS. Trinità, un sacerdote ha benedetto al termine della cerimonia la bandiera delle Due Sicilie.
In Francia sono decine e decine le Messe che si celebrano ogni anno il 21 gennaio, anniversario della decapitazione di Re Luigi XVI. Legittimisti, cattolici, nazionalisti, la Francia profonda che si ritrova nelle proprie radici. Quella Francia è riemersa con forza, inaspettata, nel 2012 con le manifestazioni della Manif pour Tous, in difesa della famiglia naturale, contro l’ideologia del gender.
Unirsi intorno ai simboli ritrovati: l’affetto per i nostri Re, la bandiera, l’Inno, la riappropriazione della toponomastica che pure si fa strada lentamente, la difesa dei prodotti meridionali – dei quali il Progetto CompraSud è l’avanguardia – è il primo ma decisivo passo. È il terreno in cui si formano i quadri dirigenti della rinascita del Sud, con le radici piantate non in sanguinarie ideologie come il liberalismo ed il marxismo, che qualcuno ancora cerca di spacciare come “meridionalismo”, ma nella storia e nella Tradizione. (LN95/15)
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Messaggio Principe Carlo 2015 (571.1 KiB)