Seminario FC 2008

La Rivoluzione è il processo disgregativo dell’ordine naturale inscritto nelle cose e nell’uomo che da cinque secoli attacca i gangli vitali della cultura occidentale con la superba pretesa di costruire “un mondo e un uomo nuovi”.

Essa si sviluppa per tappe che si succedono con graduale profondità di penetrazione; durante tale processo la nuova fase avanza, anche coesistendo con le precedenti, facendo prevalere alcuni aspetti su altri in relazione sia allo stadio raggiunto sia alle condizioni storiche del momento, con una velocità via via crescente.

All’inizio, il processo rivoluzionario attaccò l’autorità spirituale, la Chiesa, depositaria della Rivelazione sull’origine divina dell’ordine naturale;
poi, attaccò l’autorità civile, la Monarchia, specchio dell’ordine naturale sul piano sociale, anche se degradato nella sua funzione dal decadimento etico;
in seguito, e con diverse modalità politiche e storiche, attaccò i singoli elementi sui quali l’ordine si fondava e che naturaliter rimanevano punti di riferimento: i corpi sociali, la proprietà, le libertà concrete, la famiglia.

Infine, la Rivoluzione ha spinto il proprio attacco al livello più profondo dell’organismo sociale: l’uomo.

Droga, sesso e rock’n’roll” non è stata solo la bandiera degli anni ‘60, è la sintesi del programma di vita che è stato proposto alle giovani generazioni negli ultimi cinquant’anni.

La dissoluzione di qualsiasi ordine interiore è l’obiettivo perseguito attraverso una battaglia culturale senza precedenti, che vede in prima linea mass-media ed intellighenzia, università e maîtres à penser, arte, scienza, moda, costume, e che ha travolto le Istituzioni civili e non di rado persino quelle religiose.

La Quarta Rivoluzione, attualmente in atto, ha molte facce ma un’unica forma mentis: la prevalenza del principio del piacere, il desiderio come criterio di scelta, la concezione dell’esistenza come un susseguirsi frammentato di “attimi fuggenti”, l’assenza di progettualità.

Le conseguenze di questa “pedagogia della dissoluzione” sono sotto gli occhi di tutti, da quelle più visibili e apparentemente meno preoccupanti, come le mode tribaliste o con tendenze autolesioniste (es. tatuaggi e piercing), la diffusione di elementi esoterici e magici, a quelle meno evidenti ma che stanno producendo effetti ben più profondi, come il pensiero debole, l’evanescenza dei rapporti interpersonali, la sovrapposizione tra vita virtuale e reale.

Continuando un percorso avviato negli anni precedenti, e in concomitanza con il quarantesimo anniversario del fatidico 1968, anno in cui la Quarta Rivoluzione divenne un fenomeno globale che investì tutto l’Occidente, il Seminario 2008 di Fraternità Cattolica ha analizzato le principali caratteristiche dell’attuale fase del processo rivoluzionario, articolandosi in sei incontri.

Indice
1. La Rivoluzione dopo il fallimento del marxismo
2. Il ‘68: la Rivoluzione nelle tendenze
3. La droga come cultura
4. La Rivoluzione nell’arte, nella moda, nel gusto
5. L’aggressione delle immagini
6. La psicoanalisi come Rivoluzione in interiore homine

Le sintesi delle relazioni presentate sono raccolte nei Quaderni di formazione e controinformazione, in un fascicolo rilegato (50 pagine –  € 6,00).

Sono anche disponibili nella sezione Download/Formazione

Seminario 2008 - La Rivoluzione dopo il marxismo (938.3 KiB, 900 downloads)