I Quaderni di Documentazione e Ricerca raccolgono in un agevole formato, le relazioni dei convegni di Gaeta, organizzati dall’Editoriale Il Giglio per celebrare la Festa Onomastica di S.M. il Re Ferdinando II.
Opuscolo a stampa (formato A5 cm15x21)
pag. 52, € 7,00
Briganti del Re. Resistenza antiunitaria e legittimisti nelle Due Sicilie
«È argomento noto che gran parte della cultura storiografica italiana, è succube di una visione della storia a senso unico, debitrice di una lettura attenta solo alle ragioni dei vincitori. Tra i tanti luoghi comuni di questa storiografia uno dei più difficili da sradicare è quello di definire un decennio di vera e propria “guerra civile” condotta tra le popolazioni del Sud dell’Italia e i soldati sabaudi, di lotta di “resistenza” contro l’invasore piemontese e la sua conquista come repressione del brigantaggio.
Come dire che da una parte vi erano solo barbari ignoranti, rozze plebi meridionali e dall’altra i valorosi liberatori che venivano a trarli da uno stato di endemica ignoranza e minorità.
Dunque, la storiografia ufficiale ricorda gli uomini che spontaneamente si opposero all’invasione sabauda come volgari briganti, «I nostri avversari che osano chiamarsi patrioti abusando le parole a piaggiare l’oppressore…ci gridano briganti».
Brigante un intero popolo, che ha scritto con il suo sacrificio un’epica, l’«epica del mondo rurale» e della sua lotta dimenticata.
Proprio il gran numero di persone che in armi si oppose alla conquista, rende evidente la contraddizione in cui è caduta la storiografia filo-rivoluzionaria, liberale o marxista, che non ha tenuto conto del paradosso di un popolo all’opposizione, di un popolo che combatte la rivoluzione che – nei suoi utopici piani – avrebbe dovuto emanciparlo.
La storia del brigantaggio, letta attraverso le lenti faziose di una cattiva ideologia, risulta dunque inevitabilmente deformata ad uso e consumo del presente. Diventa strumentale ad interpretazioni politiche e alla salvaguardia di una tesi pregiudiziale, che non tiene in nessun conto, quando non falsifica apertamente, gli avvenimenti.»
Indice
Francesco Maurizio Di Giovine – Volti e nomi di una guerra misconosciuta Il Sud e la perdita dell’identità
Antonella Grippo – Un eroe legittimista: José Borjes
Gennaro De Crescenzo – Perché divennero briganti