(Lettera Napoletana) La Municipalità di Orange, cittadina francese a circa 20 km da Avignone, ha inaugurato il 6 Luglio 2019 un monumento alle 32 religiose ghigliottinate durante il Terrore rivoluzionario tra il 6 ed il 24 luglio 1794.
L’iniziativa è stata del sindaco di Orange, Jacques Bompard, deputato all’Assemblea nazionale francese fino al 2017 e leader della formazione regionale Ligue du Sud.
Intorno alle 32 religiose martiri, proclamate beate il 10 maggio 1925 da Papa Pio XI, è fiorito un culto esteso ben oltre i confini del dipartimento del Vaucluse, al quale appartiene Orange. Dopo l’esecuzione decisa da un “Comitato popolare” per il loro rifiuto di giurare fedeltà ai principi della Rivoluzione francese, i corpi furono gettati in fosse comuni nelle campagne, ma i contadini del luogo hanno sempre rifiutato di coltivare quei campi in segno di rispetto. Nel 1832 su una delle fosse fu costruita la cappella di Gabet, che accoglie i resti di 332 vittime del Terrore giacobino, ed è meta di pellegrinaggi. Per le martiri di Orange è aperta la causa di canonizzazione.
Il monumento è stato realizzato nel centro di Orange, davanti al Teatro Comunale, nel luogo dove era collocata la ghigliottina durante il Terrore rivoluzionario. Lo scultore Boris Lejeune ha raffigurato l’esecuzione come il momento del trionfo. La ghigliottina diventa la porta d’ingresso al Cielo, sormontata da un angelo che accoglie le vittime a braccia aperte, tenendo in mano una palma, simbolo del martirio. Sulla base del monumento è scolpito un brano della poesia di una delle religiose: “Sbaglia chi ti teme, o ghigliottina…” e dall’altro lato sono incisi i nomi delle 332 vittime della Rivoluzione.
L’iniziativa della Municipalità di Orange, cittadina di circa 30 mila abitanti, è un eccellente esempio di azione civico-culturale, centrata sul recupero delle radici religiose e della memoria storica della comunità. La popolazione non è stata aggregata sulla base di un’ideologia, ma della identità culturale.
Sui luoghi delle martiri di Orange il 21 Settembre il quotidiano Présent ha organizzato un incontro con i lettori con la partecipazione di TV Libertès e di esponenti della cultura e della politica locali.
“Il lavoro [fatto qui] – ha scritto Présent (24.9.2019) – non è stato solo politico, nel senso più nobile del termine, ma culturale, storico e spirituale… si stanno recuperando le nostre radici, si sta trasmettendo la nostra identità….”
Un lavoro che proseguirà. È in uscita, nel mese di Ottobre, il libro di Alexis Neviaski “Les martyrs d’Orange” (Editions Artège). (LN139/19)