(Lettera Napoletana) Il 22 Novembre 1981 a Parigi usciva il numero 0 di PRÉSENT. Il progetto era molto ambizioso: creare un quotidiano cattolico e tradizionalista, fatto da giornalisti ma anche da intellettuali di grande livello, come Jean Madiran, uno dei fondatori.
A molti sembrò un progetto irrealizzabile e la campagna abbonamenti lanciata da Bernard Antony non ebbe successo. Tanti, nella stessa area culturale e politica, pronosticarono una esperienza breve e destinata al fallimento. Ma, a dispetto di tutto, a Natale del 1981 nella Francia socialista di François Mitterrand, fu pubblicato il numero 00, e il 5 Gennaio 1982 usciva il primo numero di un quotidiano di sei pagine, otto il Sabato per il supplemento culturale, pubblicato cinque volte a settimana. Come i giornali della sera, scomparsi da anni nell’era di Internet, come “Le Monde”, che continua così, PRÉSENT esce alle 12, e i suoi giornalisti fanno la riunione di redazione alle 5 del mattino. Nel 1982 Internet non c’era, e quel giornale austero, con poche foto ed i disegni di Chard, si poteva comprare solo in edicola. Ma la voce di un giornale non allineato al mainstream, e all’opposizione non solo politica, ma culturale, cominciava a farsi sentire.
Sono passati 40 anni, 10 mila “albe pallide” e 10 mila numeri usciti fino al 24 Novembre scorso. “Del numero celebrativo, ci sono rimaste 4-5 copie” – fanno sapere i redattori (Présent, 6.12.2021) – un altro segnale di successo.
Negli anni ci sono stati avvicendamenti di direttore e redattori e collaboratori. Non tutti pacifici. Jeanne Smits, che ha diretto il giornale dal 2007 al 2014, ed alcuni redattori hanno contestato un cambio di linea politica. Una polemica tutta francese, ma in Francia come in Italia in questi anni a cambiare linea, nel segno di una resa progressiva al pensiero unico dominante, sono state le destre ed i cattolici, mentre la collocazione di PRÉSENT nello schieramento cattolico-tradizionale non è cambiata.
Una conferma è arrivata dal freddo messaggio di saluto di Marine Le Pen, leader del Rassemblement Nationale, per l’uscita del numero 10.000 (cfr. Présent, 24.11.2021). L’altro candidato dell’opposizione alle presidenziali, Eric Zemmour, ha declinato l’invito ad inviare un messaggio.
Il quotidiano di Madiran, che aveva fondato nel 1956 la prestigiosa rivista ITINÉRAIRES, ma si rendeva conto che ad uno strumento di approfondimento dottrinale si dovessero affiancare nella battaglia delle idee mezzi più agili e tempestivi come un quotidiano, ha pagato la coerenza con la persecuzione giudiziaria, condanne penali, e pesanti risarcimenti per presunto “razzismo”, “incitamento all’odio” ed altri reati ideologici inventati dai guardiani del politically correct,
Distribuito limitatamente in edicola (ma disponibile a Parigi e nell’ Íle-de- France) per le conseguenze del Covid-19, orientato, come ormai tutti i quotidiani, sulla diffusione on-line con abbonamenti offerti a 9 € mensili, con un Web bene attrezzato (www.present.fr) PRÉSENT è un giornale che riesce a fare controinformazione anche sugli Esteri, grazie a corrispondenti in Paesi come gli USA, la Polonia, il Libano, ed a fare opinione. Le stime di vendite (ottomila copie in epoca pre-Covid) gli attribuiscono molte più copie di quotidiani italiani influenti come “Il Foglio” e il “Il Manifesto”. Quest’ultimo giornale, sullo schieramento opposto, si può paragonare più degli altri al suo progetto editoriale.
“Le combat quotidien” era il sottotitolo del numero 10.000 di PRÉSENT. Una battaglia culturale e politica intelligente e coraggiosa, che merita i complimenti e gli auguri di tutti quelli che la combattono. (LN161/21)