Storia: l’Arcivescovo Giovan Battista Naselli e l’unificazione
(Lettera Napoletana) L’imposizione del nuovo regime unitario in Sicilia avvenne a carissimo prezzo per la Chiesa, una parte della quale, soprattutto nel basso clero, aveva appoggiato l’invasione garibaldina. Alla spoliazione dei beni ecclesiastici, che furono venduti ai latifondisti ed alla borghesia liberale per favorire la nascita di un ceto di sostegno al nuovo Stato – su cui ha scritto ampiamente la storica Angela Pellicciari -, alle limitazioni della libertà religiosa, si aggiunse la durissima repressione dopo la “Rivolta del sette e mezzo” (16–22 Settembre 1866). Le truppe italiane, guidate dal generale piemontese Raffaele Cadorna, che dichiarò lo stato di assedio …