(Lettera Napoletana) Tre video documentano senza margine di dubbio la vendita di organi di feti abortiti praticata dalla multinazionale americana dell’aborto Planned Parenthood.
Il 28 luglio il sito lifenews.com, ha diffuso su Internet un video girato nascostamente, come i due precedenti diffusi qualche giorno prima, che mostra il vicepresidente e responsabile medico di Planned Parenthood di Rocky Mountains, a Denver (uno dei centri più grandi affiliati alla multinazionale dell’aborto), Savita Ginde, mentre contratta la vendita al dettaglio di ciascuno degli organi da strappare ad un feto abortito. Il video è scioccante. Organi umani sono mostrati ai possibili “compratori”. Per ciascuno degli organi esiste un prezzario, un feto intero può essere acquistato per 800 dollari.
Gli interlocutori della dirigente di Planned Parenthood sono gli inviati di The Center for Medical Progress, un’associazione indipendente non-profit di giornalisti specializzati sulla bioetica e la deontologia medica, che hanno filmato l’intero colloquio.
Nella seconda parte del video l’ex responsabile medico di Planned Parenthood per l’area del Pacifico Sudoccidentale, che ha sede a San Diego, racconta i rapporti di vecchia data di Planned Parenthood con la Advanced Bioscience Resources, una società che ho procurato loro organi di feti abortiti a partire dal 1989.
Nel primo video realizzato degli investigative journalists di The Center for Medical Progress, compare il Direttore del Dipartimento Salute di Planned Parenthood, Deborah Nucatola, che ammette con naturalezza, mentre sorseggia un bicchiere di vino rosso e mangia un’insalata, che per ottenere degli organi in buono stato pratica a Los Angeles aborti oltre la 24a settimana, con la tecnica della “nascita parziale” (“partial birth abortion”), che è vietata dalla legge degli Stati Uniti.
Il sistema è quello di estrarre il feto per i piedi. Appena compare la nuca, il cranio viene trapanato alla base per estrarne il cervello. Questo consente di ridurre le dimensioni della testa per estrarla più facilmente. Il massimo del risultato commerciale, però, i venditori di organi di feti abortiti lo ottengono quando riescono ad estrarre anche l’intera testa in buono stato. In questo caso i prezzi aumentano sensibilmente. L’organo più ricercato è il fegato, seguito dal cuore e dai polmoni. Ufficialmente, certo, gli organi sono venduti come “tessuti umani destinati alla ricerca”, una pratica consentita negli Usa. La realtà, però, è il commercio di organi umani.
Un altro medico di Planned Parenthood, Maru Gatter, è stata filmata mentre discute i prezzi degli organi. Il medico spiega ai giornalisti – che si fingono emissari di una impresa di biotecnologie – che potrà chiedere all’equipe che pratica gli aborti di modificare la tecnica in modo da preservare al meglio gli organi del feto che saranno poi acquistati.
Le reazioni ai video-choc diffusi da Lifenews.com sono forti. Planned Parenthood è stata costretta a chiudere il proprio account su Twitter. Il governatore della Louisiana, Boby Jindal ha disposto un’inchiesta sulle attività di Planned Parenthood. Due candidati alla presidenza degli Stati Uniti e diverse personalità hanno chiesto un’inchiesta federale. Lifenews.com ha lanciato una petizione on-line per un’inchiesta del Congresso Usa.
Il Partito Repubblicano ha bloccato i fondi destinati alla Fondazione Komen, che effettua ricerche sul cancro, ma sovvenziona Planned Parenthood ( cfr. Medias-Presse-Info 23.7.15).
La multinazionale abortista, sostenuta fin dalla nascita, negli anni ’60, dalla Fondazione dei petrolieri John e Nelson Rockfeller, ha finanziato con 3 milioni e mezzo di dollari la campagna elettorale per la rielezione di Barack Obama. (cfr. LN56/15)
Il traffico di organi umani è punito dalla legge degli Usa con pene fino a 10 anni di prigione ed un’ammenda di 500 mila dollari. La multinazionale dell’aborto, della sterilizzazione e della contraccezione rischia molto. Intanto, il danno di immagine è enorme. Un successo per il movimento pro-life americano, che chiede con forza sempre maggiore lo stop ai finanziamenti pubblici per le cliniche di Planned Parenthood. Sarebbe il modo per chiuderle tutte. (LN90/15).
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