(Lettera Napoletana) È la storia di una risorsa di cultura e di sviluppo sprecata. Il Ponte Real Ferdinando sul fiume Garigliano, primo ponte sospeso con catenarie di ferro dell’Europa continentale, inaugurato nel 1832 da Ferdinando II di Borbone su progetto dell’ingegnere Luigi Giura, ha chiuso i cancelli il 2 novembre e sarà di nuovo visitabile chissà quando.
Questa straordinaria testimonianza di ingegneria, che ha resistito al tempo e anche alla dinamite dei tedeschi che lo minarono nel 1943 è visitabile solo in qualche fine settimana durante l’anno e solo grazie ai volontari del Comitato Luigi Giura.
Si tratta di un gruppo di studiosi, ingegneri e appassionati di storia delle Due Sicilie, che dal 2018 ha sottoscritto con la Direzione regionale dei Musei del Lazio un protocollo d’intesa per condurre 5-6 visite guidate che partono dal versante di Minturno, un centro che dal 1927 è stato inglobato nel Lazio. Il versante del Ponte dal lato del Comune di Sessa Aurunca, in Campania, è sbarrato in permanenza.
Tra il 2017 e il l 2020, quando è arrivata la pandemia di Covid, i volontari del Comitato Luigi Giura, hanno portato 6mila visitatori al Ponte, certificati dalle firme nei registri, al prezzo di un biglietto di 5,00 euro che va al Ministero della Cultura. Poi la chiusura per quattro anni per l’esecuzione di alcuni lavori (accesso per i disabili, rifacimento dell’impalcato, infopoint, servizi igienici).
Nel 2024 c’è stata la riapertura del Ponte, ma con il contagocce: appena sei le “aperture straordinarie” concesse dal Ministero. «Mancano i custodi – dice a LN il presidente del Comitato Luigi Giura, Emiliano Pimpinella – per rendere visitabile il Ponte Real Ferdinando il MIC deve pagare lo straordinario ai dipendenti, ma noi siamo disponibili a prendere in affidamento il Ponte e a renderlo fruibile tutte le domeniche, con la formula del partenariato pubblico-privato, che è stata utilizzata, per esempio, a Bacoli dal direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei Fabio Pagano».
«Nel 2017, quando è nato il Comitato intitolato all’ingegnere Luigi Giura – aggiungePimpinella – abbiamo tagliato l’erba e abbiamo ripulito il terreno intorno alla struttura a spese nostre. Negli anni successivi abbiamo portato qui le Università e le scuole di ogni ordine e grado. Adesso non sappiamo se e quando questa risorsa di portata mondiale sarà di nuovo disponibile per i visitatori».
A luglio la Via Appia, sulla quale sorge il Ponte Real Ferdinando, ha ottenuto l’iscrizione nella lista del patrimonio dell’UNESCO. Un ulteriore attrattore per il turismo, che è una leva possibile di sviluppo del territorio. Ma niente ha smosso i politici locali e nazionali. Dal lato di Sessa Aurunca è ancora silenzio da parte del Comune, dopo annunci di interventi e di valorizzazione (ROMA, 21.4.2024).
Chiuso il cancello di accesso al Ponte, chiusi gli esercizi pubblici intorno alla struttura. Eppure, gli elementi per la valorizzazione del versante di Sessa Aurunca, come di quello di Minturno, ci sarebbero. A ridosso del Garigliano sono sorti alcuni cantieri navali.«Si potrebbe realizzare una piattaforma sul fiume»,dice il presidente del Comitato Luigi Giura.
Si potrebbero fare molte cose. Anche a costo zero. A cominciare dall’apertura regolare del Ponte Real Ferdinando, da affidare ai volontari del Comitato per le visite guidate. Cercasi politici del Sud capaci di capire che cosa rappresenta per la nostra Storia questo Ponte e che cosa può rappresentare per lo sviluppo del territorio. (LN179/2024)
Guarda le immagini delle visita al Ponte Real Ferdinando del 2 novembre 2024
Guarda il video della commemorazione dei Caduti della Battaglia del Garigliano (29 ottobre – 2 novembre 1860)