(Lettera Napoletana) (di Gianandrea de Antonellis) Dopo aver pubblicato tutti i dialoghi di Monaldo Leopardi, le Edizioni Solfanelli ripropongono due opere di carattere politico-religioso del filosofo e politico di Recanati (Monaldo Leopardi, Catechismo sulle rivoluzioni e Otto giorni dedicati ai liberali illusi, Solfanelli, Chieti 2020, p. 168, € 14).
Nel Catechismo sulle rivoluzioni, Monaldo attraverso una serie di domande e risposte – quasi più da intervista che da catechismo vero e proprio – mette in luce la strategia della Rivoluzione e la sua tattica, consistente nel manipolare la pubblica opinione in maniera da imporre ai Sovrani la clemenza nei confronti degli attentatori all’ordine pubblico: “È questa la carità che nei guardiani vorrebbe il lupo: lasciar lui vivo e non curarsi della strage che reca all’ovile”.
Ben più complessa è la struttura degli Otto giorni per i liberali illusi, che segue invece il percorso degli esercizi spirituali di Sant’Ignazio. Lo schema realizzato da Monaldo propone otto giorni di esercizi, che è possibile anche compiere da soli (purché con la necessaria attenzione) dedicandovi un paio d’ore quotidiane. In ciascuna delle otto giornate si forniscono una Istruzione di carattere politico e una Meditazione di carattere spirituale, divisa in tre punti, per rendersi conto di come gli attacchi alla Chiesa ed all’Ordine portati dalla Rivoluzione (incarnata dai liberali, cioè da coloro che, proponendo la “libertà” dei culti, portano – consciamente o non – alla dissoluzione della società) partano da presupposti sbagliati.
Così, alla libertà di stampa e di culto viene contrapposta una riflessione sull’esistenza di Dio; alla pretesa ed aleatoria indipendenza italiana, la concreta e proficua dipendenza cristiana da un Pastore che, a differenza del gregge ignaro, conosce bene la strada da seguire; al fittizio contratto sociale rousseauiano, il reale patto sociale cristiano.
È interessante notare come, per affrontare di petto la mentalità liberale, che si andava sempre più diffondendo anche all’interno del mondo cattolico, Monaldo Leopardi abbia deciso di ricorre a un metodo tanto brillante, quanto inedito in politica: se i catechismi politici erano numerosi (ed erano utilizzati anche dagli avversari), il caso di questi esercizi spirituali sembra essere unico.
Le argomentazioni di Monaldo Leopardi non perdono vigore, essendo legate alla più sana politica, quella della tradizione cattolica, imprescindibilmente basata sul più sicuro di tutti i presupposti: la Verità. Ecco perché, dietro la patina di un linguaggio un po’datato, sia il Catechismo sulle rivoluzioni che gli Otto giorni dedicati ai liberali illusi rappresentano una lettura valida anche per i lettori del XXI secolo.
La riproposizione di questi due testi risulta dunque utile non solo per ampliare la conoscenza del pensiero di Monaldo e della cultura cosiddetta “antirisorgimentale”, ma anche perché, individuando nel liberalismo il “nemico principale”, ci aiuta a comprendere la teoria tradizionale per cui l’Ordine (la vera Religione) ha come avversario la Rivoluzione (cioè il Liberalismo) nelle sue diverse metamorfosi: dal luteranesimo al giansenismo; dalla massoneria all’illuminismo; dal giacobinismo alla sua naturale continuazione, il bolscevismo; dal marxismo e dal socialismo (da cui la triplice discendenza fascista, comunista e nazional-socialista) all’agnosticismo, all’ateismo, al pauperismo, all’anarchismo, al pansessualismo e, negli ultimi tempi, all’ecologismo ed all’omosessualismo, o “teoria del gender”. Tutti figli, riconosciuti o naturali, del liberalismo. (LN153/20)
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