L’industrializzazione del Regno delle Due Sicilie era in piena attuazione nel 1860 e toccava già punte d’eccellenza in diversi settori.

La conquista del Regno interruppe l’espansione dell’industria meridionale perché le industrie del Nord, che avevano in parte finanziato l’impresa, non ammettevano concorrenza e richiedevano manodopera a basso costo.

Il testo che presentiamo, della prof.ssa Mariolina Spadaro, dell’Università Federico II di Napoli,  è una documentata ricerca sulle Ferriere di Mongiana, uno dei siti industriali di maggior rilievo del Regno sorto nelle Calabrie, in quella che oggi è la regione più povera d’Italia, dove la disoccupazione raggiunge percentuali a due cifre e dalla quale l’emorragia dell’emigrazione non si è mai interrotta.

Portato alla chiusura e abbandonato subito dopo l’unificazione, solo recentemente il complesso di Mongiana è stato “riscoperto” dagli storici e dagli amministratori locali, che ne hanno avviato e in parte attuato il recupero architettonico.

La documentazione storica su Mongiana rimane comunque limitata ad ambiti specialistici.

Il testo che mettiamo a disposizione dei lettori, corredato da numerose immagini, permette di conoscere gli aspetti storici, organizzativi ed imprenditoriali delle Ferriere calabresi.

 

L'ingresso restaurato delle Ferriere

L’ingresso restaurato delle Ferriere

 

Il testo “Le Ferriere del Regno: il polo siderurgico delle Calabrie“, di Mariolina Spadaro, è disponibile nella pagina del Download/Documenti di Storia delle Due Sicilie

Le Ferriere del Regno: Mongiana (1.9 MiB, 3216 downloads)

 

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