È vero, non è elegante lodarsi, ma va detto che, grazie all’attività dell’Editoriale Il Giglio e delle altre Case editrici che da anni pubblicano documenti storici e saggi sulla storia delle Due Sicilie, ormai non mancano elementi per rettificare, anzi, capovolgere i mille luoghi comuni che esistono su di essa. Eppure, alcuni sono duri a morire e vengono testardamente ripetuti senza conoscerne l’origine e, soprattutto, senza vergognarsi dei paragoni che possono essere fatti.

 

È il caso dell’aggettivo ‘borbonico‘ usato in senso dispregiativo, col significato di “farraginoso, inefficiente, indolente, gerarchico ecc.”, che viene spesso utilizzato per stigmatizzare gli aspetti peggiori dell’attuale burocrazia, senza neppure rendersi conto del paradosso che viene evocato, visto che la burocrazia è invenzione napoleonica prima e italiana dopo.

 

Prima dell’unificazione forzata della Penisola, invece, i Napoletani, documenti alla mano, erano “in possesso dei migliori ordinamenti. Che i nostri ordini amministrativi fossero eccellenti e per alcuni particolari superiori anche ai francesi lo hanno dimostrato parecchi nostri scrittori né lo contrastano i francesi stessi” e lo stesso si poteva dire per “gli ordini finanzieri”, per “la nostra procedura penale”,  per “i temperamenti della pubblica istruzione”, per “gli ordini della magistratura” come per la “completa legislazione per la pubblica beneficenza”.

 

Quanto, poi, all’onestà degli amministratori, bisogna ricordare che “nessun ministro ebbe mai voce di ladro”; “i capi della nostra Tesoreria hanno maneggiato per cinquanta e più anni centinaia di milioni di ducati e sfidiamo chicchessia a citare un nome solo che sia rimasto macchiato”; “i molti amministratori delle provincie […] sono usciti di carica poveri e molti morendo hanno rimasta onorata povertà per unica ricchezza alla loro famiglia”.

 

Furono i ministri dell’Italia unita, invece, ad “incappare” nei primi scandali bancari e finanziari che, ahinoi!, sono rimasti caratteristica di una certa classe politica fino ai giorni nostri.

 

Per sfatare il resistente luogo comune sull’amministrazione dello Stato borbonico, l’Editoriale Il Giglio mette a disposizione il testo della relazione tenuta dal prof. Gennaro De Crescenzo al convegno per la “Festa Onomastica di S.M. Ferdinando II di Borbone”, svolto a Gaeta il 3 giugno 2000, che può essere scaricato gratuitamente dalla pagina dei Downolads/Documenti di Storia delle Due Sicilie.