La città di Sorrento rende omaggio al maggiore storico dell’Antirisorgimento, Giacinto de’ Sivo (Maddaloni 1814- Roma 1867), presentando la nuova edizione della sua monumentale “Storia delle Due Sicilie dal 1847 al 1861“, pubblicata dalla Grimaldi Editore & C., nello scorso mese di ottobre.
L’incontro, organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Sorrento, in collaborazione con il Centro di Studi e Ricerche multimediali “Bartolomeo Capasso”, si terrà nella Sala Consiliare, venerdì 16 dicembre 2016, alle ore 17:30.
Interverranno il Sindaco di Sorrento, avvocato Giuseppe Cuomo, l’Assessore alla Cultura, Maria Teresa De Angelis, il dott. Enzo Puglia, presidente del Centro Studi B. Capasso, e il dott. Donato Sarno, dirigente del Comune.
La presentazione dell’opera sarà affidata al prof. Gennaro De Crescenzo, presidente del Movimento Neoborbonico, che ha scritto l’introduzione, e a Marina Carrese, presidente della Fondazione Il Giglio con il cui contributo è stata realizzata la pubblicazione della nuova edizione in due volumi con cofanetto.
Giacinto de’ Sivo scrisse le Storia durante l’esilio a Roma, giovandosi anche di documenti ufficiali e informazioni fornitigli da S.M. Francesco II, che ne caldeggiava la realizzazione.
La pubblicazione fu molto difficoltosa, sia per motivi economici, sia per ostacoli politici frapposti anche dall’interno della corte napoletana in esilio. Alla fine, de’ Sivo pubblicò la Storia a proprie spese clandestinamente, in cinque volumi, e fu costretto persino a riscrivere integralmente il quarto ed il quinto volume dopo la perdita dei manoscritti originali.
Nell’opera, lo storico maddalonese descrive e documenta il complotto della setta mondiale contro le Due Sicilie, il ruolo decisivo dell’Inghilterra e della Francia, la quinta colonna dei liberali infiltrati nella Corte di Francesco II, ricostruendo responsabilità e complicità di ciascuno, date, nomi e fatti incontrovertibili.
Nonostante la feroce opposizione di liberali, massoni e traditori, la Storia delle Due Sicilie circolava clandestina nell’ex Regno delle Due Sicilie ed era letta nelle Cancellerie di tutta Europa.
Dopo un’assenza di oltre cinquant’anni, oggi è tornata nelle librerie.