Il 13 agosto 1961 il regime comunista della DDR (“Repubblica Democratica tedesca”) cominciava la costruzione del Muro che avrebbe spaccato per 28 anni Berlino e l’Europa.
Per la propaganda il muro serviva a proteggere i tedeschi dell’Est dall’“Imperialismo”, cioè dall’Occidente. Nella realtà serviva ad impedire la fuga da uno dei più sofisticati sistemi di oppressione dell’età moderna, dominato dalla potentissima Stasi, la Polizia politica.
Tra il 1961 ed il 1989, nel tentativo di superare il Muro, lungo 155 km e protetto da filo spinato, a tratti elettrificato, e dai Vopos (Volkspolizei) armati, morirono 465 persone. Secondo altri calcoli le vittime furono 650.
I tedeschi fuggiti nei 28 anni di esistenza del Muro furono oltre 960 mila. Milioni di famiglie furono separate, milioni di vite sconvolte, una gigantesca ferita veniva inferta all’Europa.
Nell’anniversario della costruzione del Muro è indispensabile ricordare e trasmettere la verità della storia su quell’infamia comunista chiamata Muro di Berlino.
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