Anche per la fecondazione artificiale, come per tutti gli argomenti scientifici la cui portata sconfina nel diritto naturale, la manipolazione ideologica del linguaggio e delle idee svolge un ruolo determinante che mira a modificare la percezione della realtà. Soprattutto oggi che, con l’avanzata, anche in campo giuridico, dei cosiddetti “diritti LGBT”, la fecondazione artificiale, nella versione eterologa, ha ricevuto un notevole impulso legato alla pratica dell’utero in affitto.
È opportuno, quindi, delineare un quadro quanto più chiaro e veritiero della situazione, ricorrendo a dati certi che non si prestino facilmente a ingannevoli giochi di prospettiva.
Le informazioni che seguono sono tratte dall’ultima Relazione sull’applicazione della Legge 40/2004, pubblicata dal Ministero della Salute il 26 giugno 2015, che riporta i dati definitivi del 2013. Le informazioni provenienti da fonti diverse ne riportano l’indicazione.
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1978 l’anno di nascita della prima bambina in provetta (Media)
6 milioni circa i bambini nati dalla fecondazione artificiale nel mondo (Media)
1 su 5 le coppie non fertili in Italia (Min. Salute, 2015)
40% i casi di infertilità, sia maschile che femminile; nel 20% dei casi l’inferilità è di coppia (Min. Salute, 2015)
369 i centri PMA (procreazione medicalmente assisitita) in Italia, di cui 141 pubblici o convenzionati e 228 privati
203 i centri di PMA che effettuano procreazione in vitro/extracorporea
71.741 coppie che hanno tentato la fecondazione artificiale
31% le donne oltre i 40 anni sottoposte a fecondazione artificiale
27,5% le donne con meno di 35 anni sottoposte a fecondazione artificiale
91.556 cicli di trattamento iniziati
64,8% dei cicli con spesa a carico del Servizio Sanitario Nazionale
10,2% le gravidanze ottenute con inseminazione semplice
19,5% le gravidanze ottenute con fecondazione in vitro/extracorporea
15.550 totale delle gravidanze ottenute
25,9% aborti spontanei o terapeutici sul totale delle gravidanze ottenute
74,1% le gravidanze giunte al parto, pari a 10.350
12.187 i bambini nati vivi, pari al 2,4% del totale dei nati in Italia nel 2013
110.016 gli embrioni formati, di cui il 20,1% sono stati crioconservati
22.143 gli embrioni crioconservati (+ 16% rispetto al 2012)
75.686 gli embrioni morti durante le procedure di fecondazione artificiale, pari al 68,7%
4 i mesi di attesa per un trattamento nel settore privato (Media, 2016)
4 (Nord), 9 (Centro), 18 (Sud) in media i mesi di attesa per un trattamento nel settore pubblico, in base alla Regione (La Stampa Salute, 22/04/2016)
tra 6 e 17 i mesi di attesa per un trattamento di fecondazione eterologa nel settore pubblico (I. Quattrone, 13/04/2016)
da 500 a 2000 euro il costo a carico della coppia per un trattamento di fecondazione omologa nel settore pubblico (La Stampa Salute, 22/04/2016)
da 1500 a 4000 euro il costo a carico della coppia per un trattamento di fecondazione eterologa nel settore pubblico (La Stampa Salute, 22/04/2016)
da 4000 a oltre 10.000 euro il costo medio di trattamento di fecondazione eterologa nel settore privato (La Stampa Salute, 22/04/2016)
4 – 6 in media i trattamenti necessari per avvicinarsi ad una probabilità del 50% di ottenere il figlio (A. Lapertosa, 2015)
da 1 a 5 anni di tentativi per il 70% delle coppie prima di ottenere il figlio (A. Lapertosa, 2015)
40% di abbandoni del tentativo di fecondazione dopo il primo ciclo, 62% dopo il quarto ciclo (L. Muzii, Università La Sapienza, Roma – Avvenire 27/02/2014)
40-50% degli embrioni in vitro che presentano alterazioni genetiche (E. Greco, 2015)
24% le gravidanze terminate con parti pre-termine (Min. Salute, 2015)
55,8% i parti cesarei, percentuale superiore alla media nazionale (Min. Salute, 2015)
78,9% i parti con un bambino (Min. Salute, 2015)
20,1% i parti gemellari (Min. Salute, 2015)
1% i parti plurigemellari (Min. Salute, 2015)
25% i bambini nati sottopeso (Min. Salute, 2015)
doppio il rischio di anomalie congenite (D. Coviello, S.C. Lab. Genetica Umana, E.O. Ospedali Galliera di Genova, 2012; R. Weksberg, Università di Toronto, 2011; C. Bellieni, 2012; e altri)
199 milioni di euro il finanziamento dell’Unione Europea (periodo 2007 – 2017) ad EuroStemCell, consorzio per la ricerca sulle cellule staminali embrionali (eurostemcell.org)
0 le ricerche sulle cellule staminali embrionali che hanno dato risultati positivi
0 le ricerche sulle cellule staminali embrionali finanziate da aziende farmaceutiche private
numerosi i campi terapeutici nei quali possono essere usate cellule staminali adulte e cordonali, dai danni cerebrali (infantili, traumatici), alle malattie autoimmuni (Diabete di tipo 1, Lupus), alle lesioni del midollo spinale, alle patologie cardiache e vascolari
1 possibilità su 200 tentativi di riuscire a clonare embrioni umani per ricavarne cellule staminali.